Nel movimento dell’occhio
lo seguo attraversare
la piazza, fermarsi davanti
a un portone
poi tornare al tavolino,
al silenzio del suo caffè
che gira e gira
in un gorgo nero.
Nello sguardo nel gorgo muore
seduto a chilometri di avverbi.
Io composta sulla sedia,
senza peso,
a cercare la cipria
nella borsa, a spiarmi il trucco
che si disfa.
Giorgia Meriggi ci ha regalato questa poesia inedita in cui compare anche il caffè. Milanese, Meriggi ha pubblicato nel 2017 la raccolta Riparare il viola per Marco Saya Edizioni, collana Sottotraccia diretta da Antonio Bux.
Il dipinto, di Edward Hopper, è Automat (1927).
Giorgia Meriggi
Altri articoli
Kàfe, lo specialty d’alta quota di Livigno
Solo Arabica, niente miscele, espresso...
Viaggiare è un po’ gustare: il mondo delle monorigini è un viaggio sensoriale continuo
È l’approccio di Fiorilli Specialty...
Da SCA alla Latte Art, l’arena di HostMilano ospita i campionati del caffè
A fieraMilano Rho dal 22 al 26 ottobre...
Gelato, i 10 gusti più strani si trovano in Lituania
Non solo caffè, utilizzato fin dal...